14 Gen Ti racconto della mia parola guida del 2019
Dopo tanto peregrinare finalmente sono approdata anche quest’anno alla mia parola guida del 2019 grazie ad una cavalletta.
Quella del 2018 si è presentata da sola a dicembre, poco prima di chiudere l’anno. Stavolta proprio faticava ad arrivare anche quando ho seguito il minicorso gratuito di Susannah Conway che è stato davvero interessante. Cinque giorni di esercizi, letture e riflessioni ma niente…buio pesto.
Aspettare è la cosa più saggia
Non riuscivo a trovarne 1 sola parola guida e alla fine sai cosa ho fatto? Mi sono detta : “poco importa Anna, non insistere arriverà da sola, se vuole, tu mettiti in ascolto” (ehmmm si parlo spesso a me stessa, soprattutto per automotivarmi)
Mi sono messa in ascolto e qui, prima di dirti com’è finita la faccenda, devo proprio farti conoscere una donna meravigliosa e dolcissima che io ho conosciuto sul web, Eliana Santin . Da quando ho iniziato a seguirla su instagram, ho imparato a diffondere gratitudine nella mia vita ma soprattutto ad ascoltare i segnali che mi circondano e a decodificarli. All’inizio non era semplice ma decisamente non impossibile. Farlo ogni settimana pian piano mi ha abituato ad aprirmi di più verso il mondo e me stessa. Pian piano Eliana con le sue rubriche, mi ha aiutata a capire tante cose che a me son servite per collegare lavoro e vita privata. Ti suggerisco proprio di conoscerla!
Immersa in questa situazione di ascolto ecco dunque che anche quest’anno la mia parola guida è arrivata.
La messaggera di questa parola è stata una cavalletta che imperterrita continuava a seguirmi ovunque. Fuori al balcone, in giardino, mentre pulivo la veranda, una volta si era infilata nel bucato appena tolto e l’ultima volta nello zaino. In realtà non credo fosse sempre la stessa anche perché spesso Artù, uno dei miei gatti, oltremodo cacciatore, le rincorreva ed io le vedevo sparire sotto i suoi artigli.
Fatto sta che mentre ero bloccata perché non riuscivo a identificare 1 sola parola giusta che potesse definire “guida”, mi ritrovai a compilare il planning. Alla domanda “su cosa vuoi lavorare in questo 2019?” la risposta che automaticamente ho scritto è stata “Voglio consolidare il lavoro del 2018 e fare un salto di qualità”… ECCO! Tutto ora avevo un senso!
Hai presente quando improvvisamente riesci a collegare con un filo una serie di cose che ti sono accadute e lo fai come se ti avessero messo degli occhiali speciali? Mi sentivo esattamente così quando ho trovato al mia parola e me la suggeriva da un paio di mesi una cavalletta!
Cosa vuol dire per me la parola guida
“Vai avanti” ovvero consolida con determinazione ciò che hai costruito e supera tutti gli ostacoli che ti provoca e ti provocherà dolore perché ce la puoi fare… questo è il messaggio che mi accompagnerà quest’anno.
Perché è importante la parola guida
Avere una parola guida non è indispensabile ma importante perché, come ti scrivevo sopra, ti aiuta a riflettere sul percorso che hai fatto e su quello che andrai a fare. Non è detto che ne sia una sola e che sia sempre la stessa durante l’anno, l’importante però è ascoltarsi ed essere sempre presenti in tutte le singole azioni che si compiono.
Tu hai trovato la tua parola guida 2019? Vieni a raccontarmi tutta la storia sulla mia pagina Facebook!
Eliana
Posted at 07:43h, 16 GennaioSemplicemente meraviglioso! Grazie cara Anna, felicissima di esserti stata d’aiuto in tutto questo processo… e viva la cavalletta che simboleggia proprio quel salto in avanti che ti meriti🙏