NearteNeparte a Tramanda 2017 per Tracciati Urbani

“Tramanda” è un evento di arte tessile organizzato nella città di Chieri da molte donne dell’associazione TraLicci di cui conosco personalmente Margherita Fergnachino e Caterina Fiore, due persone davvero splendide. Tantissime le attività e gli incontri dell’evento tra cui la mostra di arte tessile “Tracciati Urbani” a cui partecipo con un mio lavoro ed oggi, vi racconto come nasce questo lavoro.
La mostra la troverete dal 13 maggio al 18 giugno 2107

www.danpiz.net

Per la mostra , bisognava preparare obbligatoriamente un arazzo, quindi un lavoro bidimensionale e già avevo ovviamente deciso che sarebbe stato in feltro. Il tema era interessante perchè permetteva di giocare con le fibre per ottenere risultati svariati ed inutile dire che la ricerca dei miei tracciati urbani si dovevano rifare alla mia terra. Inizialmente avevo pensato alla riproduzione della tavola Strozzi, una tavola importantissima perchè mostra in assoluto la prima prospettiva della storia e del territorio napoletano, l’idea era di riprodurla tutta ad ago ma, come mio solito, non avevo molto tempo a disposizione, entro la fine di marzo 2017 dovevo presentare le foto ed era già tardissimo quindi ho dovuto cambiare soggetto. A quel punto non ho dovuto fare una prolungata ricerca perchè mi è bastato fare riferimento al Tracciato Urbano più noto e caratteristico di Napoli, “Spaccanapoli”. Per chi non lo sapesse, questo tracciato viene chiamato così, perchè vedendolo dall’alto, in qualsiasi luogo della città, si presenta come uno squarcio profondo che la attraversa da nord a sud divindendola appunto con precisione quasi geometrica.

Partendo da questo tracciato urbano rappresentato da uno squarcio nero nel pannello, l’occhio viene fatto convergere verso la parte “moderna della città”, quella più brutta e architettonicamente senza storia, caratterizzata dalla periferia residenziale e dal Centro Direzionale che ho voluto rappresentare come un ammasso grigio-nero a mo di ombra sul paesaggio.
Il lavoro è scomponibile:
in 2 pozioni laterali attraverso la spaccatura centrale che sembra implodere
in 3 segmenti orizzontali in cui troviamo, un mostro moderno, la periferia degli anni 70-80 e la napoli dalle archittetture storiche
in molteplici pezzi attraverso tante linee diagonali e verticali
Mi sono ispirata anche ai dipinti metafisici  di De Chirico, dove le linee e la prospettiva sono messe in primo piano per creare atmosfere surreali. Ho voluto realizzare una “fotografia surreale e silenziosa”  della città attraverso l’uso esclusivo di linee e campiture piatte e ad ogni colore ho associato un simbolismo.
ROSSO: linee e tracciati delle strade e campiture dei palazzi storici e religiosi. Rosso come segno di potere e come si nota, questi, sono distribuiti in tutta la città
GIALLO: linee verticali che separano gli edifici, come il colore dell’energia vitale
VIOLA: unicamente utilizzato per i tetti religiosi; viola come colore di unione al divino
VERDE SCURO E CHIARO: edifici di periferia, quelli ammassati e senza storia ma da dove può partire di sicuro una speranza
 NERO E GRIGIO: linee prospettiche, orizzonti, portoni e finestre come apparirebbero in pieno giorno e per l’aggregato informe del Centro Direzionale, antitesi dei tracciati urbani storici della città
BIANCO: per gli ingressi di tutte le entrate dei palazzi religiosi e degli edifici storici, è inoltre la base del mio arazzo

Fare questo lavoro è stato lungo e molto interessante soprattutto nella fase di ricerca ed analisi ma  anche abbastanza faticoso perchè l’arazzo è composto da 7 strati di lana lavorati separatamente, ovvero base e prefeltri e successivamente uniti sia con ago che con acqua.
i tre livelli di progettazione: schizzo, progetto in scala e riproduzione 1.1

il lavoro consta di 7 strati di feltro complessivi per cui è stato necessario individuare lo schema di stesura

alcuni passaggi del lavoro
dettaglio del lavoro

Detto ciò, posso dire di essere molto soddisfatta del risultato e spero di essere riuscita a raccontarvi per bene tutto ciò che c’è di mio in questo lavoro. Il prossimo post, vi racconterò tutto l’evento e la mostra visto che a breve sarò in partenza per Chieri.

Anna Esposito
info@nearteneparte.net

Sono Anna, feltraia per amore ed educatrice per vocazione. Mi occupo di arte e artigianato tessile trasformando la lana cardata in oggetti per la casa ed accessori.

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