le feltromagie esistono e partono da un cubo

Voglio ancora parlarti della fiera Abilmente e voglio di nuovo farlo senza parlarti di prodotti, corsi o dimostrazioni. Voglio farti entrare per 2 minuti, il tempo di leggere questo articolo, nel fantastico mondo di P. e delle feltromagie.

P. è un bimbo che mi è venuto a trovare con la sua mamma in fiera, sabato pomeriggio, è speciale, di quelli che hanno un mondo dentro molto complesso e che non sempre noi grandi riusciamo a comprendere o almeno non ci concediamo il tempo necessario per comprenderlo.
        P. si è avvicinato al tavolo dove c’erano grandi e piccoli che creavano cose con uno strano ago, la mamma mi ha chiesto se potesse sedersi e realizzare qualcosa, si è seduto, ha aspettato qualche minuto e quando gli ho chiesto cosa volesse fare, mi ha detto “si può fare un cubo? come si fa un cubo?” io gli ho detto che avrebbe potuto fare il cubo più morbido e profumato del mondo con la lana fiaba e che quell’ago magico avrebbe permesso alle sue mani di fare qualunque cosa, dunque, cambia idea e guardando la mia Edvige, mi dice “le mie mani  possono fare anche un gufetto a forma di cubo?” “Certamente” gli ho risposto, “le tue mani riusciranno a fare tutto ciò che desideri, dovrai solo fare attenzione a non pungerti”. Ho fatto vedere a P. come funziona l’ago, gli ho dato della lana, abbiamo osservato insieme come era fatta Edvige e P. ha iniziato a lavorare partendo da un “cubo di lana”.
[Ora se non sai chi è Edvige, ti dico che è la civettina di Harry Potter, quella bianca e nera, la civetta delle nevi in pratica.]
Mentre P. lavorava, il suo mondo e quello della lana si sono incrociati, mescolati e dalle mani di P. ha preso forma una creatura fantastica con una lunga treccia arcobaleno e delle ali dal piumaggio colorato. La mamma di P. non credeva ai suoi occhi, era visibilmente commossa e continuava a dire a P. che era fiera ed orgogliosa di lui. P. mi chiedeva se potesse aggiungere della lana al gufetto ed io gli ho risposto che visto che era il suo di gufetto, poteva vestirlo e farlo come voleva. P. stava regalando a tutti noi un pezzetto del suo meraviglioso mondo e questo perchè ancora una volta la “fetromagia” era avvenuta.
Ecco cosa è stata Abilmente, non solo una fiera dove mi son portata a casa, soddisfazioni economiche o materiali o contatti ma un luogo dove ho avuto la possibilità di liberare nell’aria molecole di felicità a casaccio, un luogo per fare feltromagie e contaminare grandi e piccoli con la lana fiaba, un luogo dove ho imparato che esistono i gufi a forma di cubi e ancora una volta a spiegarmelo è stato un bambino.


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Anna Esposito
info@nearteneparte.net

Sono Anna, feltraia per amore ed educatrice per vocazione. Mi occupo di arte e artigianato tessile trasformando la lana cardata in oggetti per la casa ed accessori.

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