01 Mag Dipingere con la lana cardata ispirandosi a Van Gogh- parte 2
Ti racconto la parte 2 del mio progetto “Dipingere con la lana” che si è concluso il 3 aprile 2020. II progetto è durato 30 giorni , ho usato lana cardata per dipingere ed era ispirato a Van Gogh. Oggi ti parlo delle varie tecniche che ho usato.
Qui puoi vedere il video finale del progetto
La prima parte dell’articolo invece la puoi leggere qui
Il mio mood: entrare nell’ottica del pittore
Quando dipingo ci sono rituali e modalità che seguo. La posizione, la luce, il piano di lavoro. Stessa cosa accade quando dipingo con la lana cardata . Il lavoro principale sta nella resa finale del colore e che sia olio o che siano fibre, devo abituare l’occhio a guardare una composizione fatta di colore. Bisogna farlo con attenzione e concentrazione e riuscire ad entrare nello sguardo dell’osservatore. Per dipingere con la lana cardata, molto qui la fanno il metodo e la sensibilità. Rituali e modalità dunque per me son stati importanti tanto quanto la stesura della lana stessa.
Per spiegarti meglio cosa intendo, seguimi in questo brevissimo viaggio nel mio percorso e capirai cosa intendo.
Il lavoro più difficile in cui mi sono imbattuta
Ho scelto tutti i dipinti per le caratteristiche tecniche, li ho scelti come una sorta di percorso, alternando quelli che mi parevano più familiari a quelli più ostici. Van Gogh è stato perfetto per questo viaggio grazie ai suoi molteplici percorsi stilistici. Mi ha permesso di individuare difficoltà di vario tipo: dalla stesura della lana alla realizzazione del materiale del vaso. Ti faccio 2 esempi
Dipinto con fiori arancioni in vaso di rame. La realizzazione di questo dipinto è stata lunga, più delle altre. Van Gogh qui era in piena esplosione di scomposizione del colore e della ricerca della luce. Ho incontrato 2 difficoltà. La prima sullo sfondo che dovevo ricreare mescolando a mano piccolissimi ciuffetti e tagliuzzandoli a mo di puntini. La seconda difficoltà ha riguardato ricreare il vaso di rame che era stato scelto proprio come materiale “luccicoso e brillante”.
Dovevo ricreare le sfumature brillanti rendendo perfettamente l’idea della materia e contemporaneamente, arrotondare il vaso attraverso i chiaro scuri. Mi è stato possibile, grazie alla promiscuità della lana a velo e quella in tops.
Dipinto con ramo nel vaso di vetro. In questo dipinto invece la difficoltà è stata la realizzazione della trasparenza che però dovevo ottenere stendendo la lana “a macchie”. Talvolta la trasparenza la si ottiene con stesura lunga, più estesa. Inoltre se guardi bene, i colori utilizzati sono solo 4: blu, verde, bianco e pochissimo giallo per alcuni dettagli. Giocando esclusivamente sulle differenze tonali, dovevo ricreare un vaso che emergesse dallo sfondo. Uno di quei dipinti che a dipingere con la lana cardata si direbbero “semplici” e invece non è stato così.
Strati microscopici di fibre stesi su quel bicchiere, livello dopo livello fino ad ottenere la trasparenza. Buffo no che per ricreare la trasparenza uno debba aggiungere strati su strati?! Benvenuta nel mondo della pittura!
Il dipinto che più mi ha colpito
C’è n’è di sicuro più di uno e sono quelli che mi hanno permesso di entrare nel mondo di Van Gogh. Ora ti faccio vedere quali.
Vaso verde su tavola rossa. Il dipinto originale è un bozzetto nel senso non è terminato. Se lo vedi da vicino mancano alcune parti di colore. In questo dipinto mischiare la lana per lo sfondo e la tavola, è stato semplice ma siccome qui Van Gogh studiava la forma primitiva e anche i colori sono netti, mi sono concentrata sui fiori. Li ho ricreati non facendo attenzione alle sfumatura ma cercando il tipo di fibra che poteva ricreare l’effetto materico che volevo. Ho usato : tops merinos, canapa, leicester, viscosa.
Vaso verde con garofani rossi. Questo è un dipinto che ho messo, tolto, ripescato, ritolto e infine ho deciso di realizzare. Non mi sembrava appartenere a Van Gogh e difatti gli è stata attribuita la paternità molto tardi anche perché spesso lui non firmava i suoi quadri. Lo sfondo, i colori terrosi, non faceva intendere fosse un dipinto di Van Gogh e invece lo è eccome e non è nemmeno uno dei primi. Con questo dipinto era importante ricreare un’atmosfera velata. Sembra di sentire l’aria e il venticello di campagna. Ho deciso però di sostituire il bianco al giallo dei fiori e di enfatizzare i punti luce sul vaso. Se lo guardi molto da vicino, vedrai che questi che ho realizzato sono presenti nel dipinto ma molto piccoli. Non era possibile per me realizzarli simili date le dimensioni del mio dipinto così ho deciso di enfatizzarli. E’ come aver schiarito quel punto.
Girasoli. Embè qui non dovrei nemmeno stare a raccontarti il motivo del perché mi hanno colpito. Basta solo ricordarti che Van Gogh aveva realizzato 12 serie di dipinti ispirati ai girasoli. Qui si entra nel giallo, assoluto puro, inconfondibile e se entri nel giallo, di conseguenza entri nella pittura di Van Gogh. Una bellissima sfida dipingere con un solo colore alla ricerca delle sue tonalità che ho ricreato dopo una lunga cernita di colori utili per ricreare questa palette. I fiori son diversi dagli altri, realizzati con il tops e modellati a mano uno ad uno. Un’ esperienza più che un dipinto!
I dipinti che ho nel cuore
Anche qui nel cuore ne ho vari ma se penso in senso stretto al mio progetto dipingere con la lana, penso a loro 3 . Ho amato quei vorticosi circoli di blu, azzurro e bianco del Vaso bianco con papaveri che ho realizzato con finissima lana in tops e forbici. Un dipinto molto complesso per tutti i livelli di realizzazione. Come non mettere fra i dipinti del cuore il Vaso con papaveri su sfondo verde che ho scelto di far diventare prima un corso one to one, poi un webinar collettivo e a partire da lunedì 4 maggio sarà scaricabile sul mio sito. La bellezza dell’uso del tops per riempire la composizione di papaveri, giocando con lo spessore e la lunghezza della fibra. Infine la bellezza del Vaso blu su sfondo blu , un altro frai dipinti lunghi da realizzare. L’uso esclusivo di cardata a fibra corta sminuzzata finemente e sistemata con pinzette e forbicine per costruire sia lo sfondo che i fiori, è stata la predominante di questo lavoro dal gran bell’effetto finale.
E ora?
Ora che questa fase è finita, mi fermo un attimo. Sto sistemando e ordinando tutti gli appunti presi, catalogando le palette e le lane utilizzate. Sistemando tutto da mettere sul mio etsy shop dove a breve potrai acquistare i dipinti o le stampe ma …come nelle migliori serie, c’è ancora una cosa di cui devo parlarti …
La storia del 31° dipinto. E te ne parlerò nella terza ed ultima parte di articoli dedicati al mio progetto #dipingereconlalana
Ho creato un hastag sul mio canale instagram per seguire tutto il percorso #dipingereconlalana
Pingback:la storia del 31esimo dipinto di lana cardata e l'autoritratto di Van Gogh
Posted at 15:55h, 27 Maggio[…] Il secondo dove parlo invece dei dettagli dei dipinti di lana, puoi leggerlo qui […]